The power of ideas
smartangle newsletter · Jul 2021
Quando metti in una stanza un gruppo di giovani talenti e di professionisti, ti puoi aspettare che succedano grandi cose. E questo è proprio quello che è successo lo scorso giovedì 15, quando abbiamo unito le metodologie di ain’t a GAME* e LEGO® SERIOUS PLAY®.
Lo scorso giovedì 15 luglio ci siamo ritrovati in occasione di un workshop incredibile, per poter dare qualche insight ai partecipanti di come un’azienda si possa trasformare da prodotto centrica a cliente centrica.
Insieme al mio partner in crime Cristiano Nordio, abbiamo combinato la metodologia ain’t a GAME* con quella di LEGO® SERIOUS PLAY®. Ciò che è successo è magia!
Avevamo in aula 13 persone, tra studentesse e studenti, manager e imprenditori. Li abbiamo fatti divertire con il serious play, ed hanno lavorato sulla profilazione di un cliente a cui avrebbero dovuto poi vendere un nuovo prodotto il prossimo inverno (una motoslitta da neve).
Cosa è successo? Abbiamo riscoperto il potere delle idee… power of ideas.
Infatti, dopo mesi siamo riusciti a tornare a fare un workshop in presenza, e abbiamo riscoperto quanto bello sia mettere insieme dei giovani talenti e dei professionisti per generare nuove idee per creare un business customer centric.
In quasi tre ore di lavoro abbiamo esplorato, con la scatola da gioco AFFINITY DECK, come profilare un cliente e come creare una buyer persona. E poi siamo passati a giocare con il metodo LEGO® SERIOUS PLAY®, con il quale abbiamo sperimentato come creare un nuovo prodotto da vendere alla persona appena creata.
La cosa più entusiasmante è stata vedere come si integrassero a perfezione le idee, e come si sia riusciti a profilare un cliente in brevissimo tempo, con il contributo di tutti.
Infatti quando abbiamo trasferito gli outcome sul canvas c’erano talmente tanti contributi che non sapevamo più dove metterli. Il che testimonia il fatto che il gruppo è stato particolarmente prolifico, ed ha elaborato una serie di contributi molto importanti per “raffinare” la figura del cliente, che alla fine abbiamo chiamato Jörgen.
Il tocco finale è stato costruire i modelli della nuova motoslitta da vendere a Jörgen con i mattoncini, e vedere come i partecipanti fossero rapiti dal metodo e dal pensare con le proprie mani.
Infine è stato sorprendente anche vedere come ragazze e ragazzi si siano messi subito in gioco senza alcun timore, e come abbiano interagito con imprenditori e manager che erano seduti al tavolo assieme a loro.
Questo è soltanto il primo di una lunga serie di eventi che intendiamo fare con il supporto di Job Campus, una residenza universitaria che ha deciso di andare ben oltre il canonico format di “alloggio”, e che sta cercando di offrire ai propri studenti residenti un valore aggiunto in formazione e in nuove opportunità grazie proprio all’incontro con le realtà aziendali del territorio.
Un grazie anche a loro e a Giovanni, soprattutto, per averci ospitato nei loro spazi!